Terza tappa: Salé, Marocco
Giovedì 8 e Venerdì 9 Giugno alle ore 14.00 la compagine si è rincontrata in Marocco, nella città di Salé, ospiti del partner École de Cirque Shams’y per una nuova tappa del percorso.
In prima battuta i partner hanno avuto l’occasione di conoscere la scuola di circo e i suoi spazi attrezzati e incontrare gli studenti del 3° anno durante i loro allenamenti in una normale giornata di studio (prima di incontrarli il secondo giorno nella tavola rotonda e il terzo giorno con una esibizione dei loro work-in-progress).
Giovedì 8 giugno alle ore 14.00 nella bella cornice del magnifico Riad Bensaid ha avuto inizio la prima giornata di lavori con la tavola rotonda “La drammaturgia nel circo contemporaneo”. L’argomento ha visto una nuova occasione di approfondimento con una ricca pluralità di punti di vista ed esperienze. Anche in questo caso la discussione è stata animata dai partner di progetto (in presenza Sarabanda, Santa Briganti, École de Cirque Shams’y, on line Le Sirque) in dialogo con ospiti locali tra registi, artisti e insegnanti della scuola, in particolare: Mahmoud Chadi (Les étoile de la médina), Saloua Regragui, Ahmad Fallah (on line), Abdou Jalal (regista), Karim Troussi (attore, regista), Emilie Malosse (drammaturga). Gli artisti (laureati alla scuola Shems’y): Ismail Erahhali, Ibrahim Echibi, Rachaid Wahmane, Said Mouhssine.
Venerdì 9 Giugno alle ore 14.00 si è proseguiti con nuovi ospiti che hanno impreziosito il dibattito: Zakaria Benyamina (direttore della scuola Shems’y), Jawad Essounani (Teatro, Circo, regista), Abdellati Ferdaous (drammaturgo), Abdou Jalal (regista), Karim Troussi (attore, regista), Emilie Malosse (drammaturga) e in questo caso erano presenti anche i ragazzi iscritti al III anno di scuola.
La discussione nei due giorni ancora una volta è riuscita ad affrontare con profondità tematiche legate alla fase di creazione, ed è emersa anche in questo caso una domanda chiave: “C’è differenza tra la drammaturgia del teatro e quella del circo?”
Anche in questo caso, la presenza degli artisti marocchini ha restituito una fotografia della situazione locale che va in continuità con quanto emerso anche in Italia: differenti approcci possibili che spesso partono o si lasciano attraversare da domande chiave che nell’atto creativo ogni artista si pone (esplicitamente o implicitamente) per arrivare ad esprimere l’idea di partenza. Corpo, movimento, attrezzo, musica, ne sono gli elementi principali. Quindi anche in questo caso attraverso i loro racconti abbiamo potuto registrare una pluralità di approcci e metodologie, in alternativa ad una possibile direttrice o una struttura che ne possa accomunare i percorsi.
Il giorno seguente infine, gli allievi iscritti al 3° anno di scuola si sono esibiti per i partner con i loro work-in-progress. Presente all’esibizione anche Touraya JAÏDI-BOUABID, benefattrice marocchina da sempre impegnata nella lotta alle disuguaglianze, fondatrice di diverse istituzioni di beneficenza. Tra queste la scuola di circo Shems’y di cui è presidente con l’association Amesip Ong, creata con l’intento di contrastare il fenomeno del lavoro minorile e l’abbandono scolastico (infatti i ragazzi oltre alle materie circensi seguono corsi di lingua, di cucina, equitazione, senza dimenticare l’educazione “non formale”). Nel 2006 co-fonda KARACENA, la biennale di circo e del viaggio di Salé di cui è presidente.